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  Per terra e per mare

Questo disco vuole raccontare di un viaggio musicale tra terra e mare. La terra come le sponde del Mediterraneo che hanno luoghi dove, ancora oggi per fortuna, vivono tradizioni che si diversificano nelle varie culture dei tanti popoli di diversa etnia che li abitano.In mezzo il mare; un mare antico che da sempre è stato un liquido elemento di scambio culturale e non di divisione, come purtroppo qualcuno oggi vorrebbe che fosse o diventasse.Ma così non è e, speriamo, non sarà. Già Ulisse lo attraversò, lo percorse in lungo ed in largo incontrando genti, maghe, mostri, dei, sempre spinto dalla sua sete di conoscenza, di confronto e dal desiderio di mettersi continuamente alla prova. Il suo mito è vivo ancora oggi e tanto ci affascina, al punto che lo abbiamo voluto come guida in questo nostro viaggio musicale tra le genti del mare e le genti della terra sostenuti dalla curiosità di vedere, constatare, sperimentare ciò che da loro ci è stato prestato ed a loro abbiamo restituito.Oltre Ulisse ci ha affascinato un'altra figura di uomo, viaggiatore anch’esso seppure dell’intelletto, che inseguì il sogno, ma anche il progetto, di guardare e conoscere la natura con curioso occhio da scienziato. Francesco Stabili, detto Cecco D’Ascoli, poeta che scrisse L’Acerba, un’opera in versi in lingua volgare ascolana, di divulgazione scientifica e che a causa di questa fu bruciato sul rogo dalla Santa Inquisizione nel 1327. Personaggio non mitico ma storico, questo, anch’esso presente nel disco nel brano intitolato appunto L’Acerba che è stato arrangiato con un abito musicale dall'aspetto ammiccante vagamente al jazz. Ciò è stato osato per dare un taglio di modernità alla interpretazione del pensiero di Cecco.Vasto può essere il mare, ma esso non esprime mai desolazione e solitudine e non esiste mare che non possa essere attraversato. Dura può essere la terra, ma sempre da essa in qualche modo scaturirà la vita, anche di genti che prima o poi si incontreranno se sapranno viaggiare per terra e per mare.

Argeo Polloni Voce, chitarra, dulcimer, ghironda, flauto di canna, ciaramella, bouzouky
Franco Leonardi Voce, batteria, tamburelli, darbouka, percussioni
Giorgio Leonardi Voce, chitarra battente, bouzouky, cister, oud
Pierpaolo Marini Basso elettrico, chitarra elettrica
Mixato da Luca Andrea Vittori presso il "Fondaco studio" di Ascoli Piceno

 

Vai alla recensione di Luca Ferrari cliccando QUI

La recensione di Gian Mario Bachetti

E' incredibile come a distanza di più di 30 anni si possa continuare a maturare e migliorare... e se poi si dice che il vino buono è nella botte piccola e si va a vedere dove questo cd è stato registrato possiamo dire che "Per terra e per mare" è quasi un capolavoro, è uno di quei piccoli capolavori che sono belli da tenere tra le mani, che non avranno mai la copertina di rockstar ma che ascoltarli ti fa star bene. Perché ogni nota trasuda passione ed esperienza. Quando si ascolta "Per terra e per mare" si ha l' impressione di trovarsi di fronte ad un' ottima bottiglia di vino, di un vino rosso pastoso in cui ogni riflesso colora e dà corpo e senso al tutto, di un colore che acquista senso proprio in virtù delle sue così tante sfumature.
Se poi queste sfumature provengono da paesi diversi e lontani e da epoche distanti che anticipano anche la storia stessa, come la parentesi che narra le avventure di Ulisse, dispiace ancor di più che la bottiglia prima o poi debba finire. Un suono corposo. Rosso. Che si avvale tanto della ghironda quanto della chitarra elettrica, tanto del tamburo da guerra medievale quanto della batteria: il tutto mixato con una perizia certosina.
"Per terra e per mare" è una bottiglia ma è anche i commensali. E' il prezioso frutto di tanti viaggi. Un album di confine ma proprio per il suo essere "limite" è estremamente definito. Poi purtroppo il cd finisce. Ma a differenza di una pregiata bottiglia di vino possiamo permetterci un altro ascolto. E uno ancora.

Ascolta i demo:

Ascolta Lu viente e la canna

Ascolta Bbunazze de settembre

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